domenica 29 novembre 2020

"Check" in Coding

 


In questo post tratteggio una proposta rivolta ai miei studenti: la composizione di un check meme (per sapere esattamente cos'è un meme vi rimando all'ascolto di questo podcast) per il noto social TikTok. Il progetto è il tentativo di agganciare la scuola al mondo dei ragazzi, ai loro gusti, alle loro abitudini, comprendere le ragioni che li spingono a utilizzare determinati stili di vita e tangenzialmente fare entrare la lezione scolastica, e nello specifico la musica, in un circuito che alimenti il piacere con l'apprendimento.

Grazie alla lettura della newsletter zio (che consiglio a tutti gli adulti che cercano di capire qualcosa dei ragazzi che hanno intorno) ho deciso riprodurre un "check" di quelli utilizzati sulla piattaforma social TikTok utilizzando il coding di Sonic Pi per programmarlo.

La proposta didattica ha perseguito i seguenti obiettivi: 

  • programmare con Sonic Pi la sequenza ritmico-melodica;
  • produrre un ambito sonoro per il "dopo check";
  • inserire eventuali variazioni per rendere più accattivante il proprio "check".
Prima di tutto, cosa sappiamo dei "check" utilizzati su TikTok? Vincenzo mi ha edotto.

Diamoci subito una schiarita.

L’espressione “check” è tipica di alcuni video TikTok — e non solo — in cui l’autore mostra una serie di elementi rappresentativi di qualcosa, con l’intenzione di confermarne l’esistenza o lo status.

Ma vediamone subito un breve estratto.


Questa è la versione base, “Rich Boy Check”. Pare sia nato tutto un annetto fa grazie a video di questo tipo, in cui un utente particolarmente benestante mostra ai follower la propria ricchezza, elencando o mostrando tutti i pro e le caratteristiche tipiche della propria agiatezza (piscine, auto, vestiti) e anticipando questa carrellata con la frase “Hey yo, rich boy check”.

La formula si è evoluta abbastanza velocemente anche in Italia: prima per provare a definire cose diverse dalla riccanza — che ne so: mostrare pasta, pizza, nonne che cucinano e gesti con la mano per fare “Hey yo Italian check”.

Poi per cominciare ad assumere una connotazione ironica, e per fare da intro o da titolo prima di una storia da raccontare.

Clicca sull'immagine per vedere il video

Comunque: la novità è che adesso la frase col “check” si usa anche nel linguaggio comune. E da meme che era, “check” ha cominciato ad assumere lo stesso valore del “che” come pronome esclamativo (prova a dire “Giornata di merda check!” al posto di “Che giornata di m****!” Vedi che funziona? VEDI?)

La gran parte dei meme di TikTok ha un elemento unico e distintivo: il fatto che il video ruota spesso attorno a un audio inserito nel proprio post ricondividendolo da quelli in tendenza, o dai post altrui.

Se non sono riuscito a spiegarmi dai un occhio a questi video infernali uno dopo l’altro.


Cosa da sapere subito: il modo in cui la frase viene pronunciata è forse l’elemento che più definisce questo tipo di trend.

L’intonazione fa così: si parte bassi, nella seconda parte della frase la voce diventa più acuta, e sul “check” si ritorna a metà strada.

Non so descrivertela a parole. Ho provato a suonarla, e penso che su un pentagramma una frase tipo “settimana del Salone del Mobile check” si potrebbe trascrivere tipo così:


Dopo la descrizione del "check" come meme fatta da Vincenzo ora occorre solamente tradurla in coding e aspettare le future rielaborazioni.

Un proposta, semplice, è la seguente:


Il codice per la sequenza ritmico-melodica iniziale può subire tutte le variazioni necessarie perché la pronuncia sia il più possibile personalizzata. Invece il dopo check potrebbe rappresentare il sound più creativo per realizzare un ambiente sonoro in grado di diventare condivisibile da altri utenti.


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